Il Consiglio comunale di San Ferdinando di Puglia si schiera a sostegno della petizione avviata da Coldiretti, contro il cibo sintetico: approvato questa mattina l’ordine del giorno presentato dal presidente Andrea Patruno.

Mentre il dibattito si sviluppa a livello europeo, allevatori e produttori associati provano a porre un argine di importanza condivisa anche con gli Enti locali, cercando di bilanciare ecosostenibilità, salute e costi. «Esiste innanzitutto una ragione ambientale – precisa lo stesso Patruno – : la produzione di cibo sintetico comporta un notevole dispendio di energia, maggiore rispetto alla filiera tradizionale. Siamo inoltre convinti che costituisca anche un danno per le nostre produzioni di qualità, che abbiamo il dovere di potenziare, difendendo le nostre eccellenze: carciofi e conserve, pesche, uva e vino, olio e olive».

Né si ha la garanzia della sicurezza di prodotti alimentari sintetici per il consumatore. In attesa di riscontri scientifici e di una opportuna legislazione in materia, l’adesione di San Ferdinando alla crociata in favore del cibo “made in Italy” assume anche connotati sociali: «Brevetti e tecnologie alla base della produzione di cibo sintetico – conclude il presidente del Consiglio comunale, Patruno – hanno costi elevatissimi, appannaggio esclusivo delle multinazionali, a danno dei nostri produttori locali. Un squilibrio su cui sentiamo il dovere di intervenire concretamente, a tutela della giustizia sociale».