Un Festival dedicato al cinema che è un viaggio alla riscoperta di un celebre regista e di un territorio, quello ofantino, carico di storie e bellezze: questa l’idea di fondo del “Fernando Di Leo Short Film Festival” organizzato dalla Pro Loco di San Ferdinando di Puglia (BT), in collaborazione con le Pro Loco di Margherita di Savoia e Trinitapoli e patrocinato dai comuni di Margherita di Savoia e di San Ferdinando di Puglia, dalla provincia di Barletta-Andria-Trani e dalla regione Puglia.

Il festival, che si svolgerà il 9, 10 e 11 settembre comprende un concorso di cortometraggi provenienti da tutto il mondo ed è costellato da eventi ed incontri significativi volti a raccontare una storia, quella del regista Fernando Di Leo, eccellenza pugliese e del territorio di appartenenza, partendo dal bacino della Valle dell’Ofanto.

Nel corso delle tre giornate saranno premiati e proiettati i cortometraggi finalisti, scelti da un’apposita giuria di esperti tra una raccolta di 306 opere arrivate da 31 differenti nazioni di tutto il mondo.

Dopo il 2000, Fernando di Leo, celebre regista, scrittore e sceneggiatore, nato a San Ferdinando di Puglia, è stato oggetto di una riscoperta critica a seguito delle dichiarazioni di stima da parte del regista Quentin Tarantino e all’interesse di una nuova generazione di critici cinematografici facenti capo alla pubblicazione della rivista Nocturno.

Un programma denso di proiezioni e incontri durante le ore diurne, corredati dalla possibilità di svolgere escursioni nelle aree di maggiore interesse naturalistico e archeologico della zona, come la Cava di Cafiero di San Ferdinando di Puglia, punto privilegiato di osservazione del paesaggio della bassa Valle dell’Ofanto; il Parco degli Ipogei di Trinitapoli, un grandioso sito santuariale dell’Età del Bronzo scoperto in trent’anni di ricerche archeologiche; le Saline di Margherita di Savoia, uniche nel suo genere, tra le più imponenti in estensione a livello europeo.

Durante gli eventi pomeridiani verranno proiettati all’interno dell’Auditorium Michele Dell’Aquila, film legati alla figura di Fernando di Leo, per raccontarne l’importanza storica e il valore artistico delle sue opere, assieme a tanti ospiti come Deborah Farina, Luca Pallanch, Luca Verdone, Davide Pulici, Luc Merenda, Toni D’Angelo e altri ancora.

Il main event serale si svolge invece in Piazza della Costituzione dove verranno proiettati i cortometraggi finalisti (venerdì ci sarà la premiazione del “Miglior Cortometraggio Pugliese”, sabato del “Miglior Cortometraggio”, domenica del “Miglior Cortometraggio Noir Fernando di Leo”), durante la serata ci saranno momenti di confronto con ospiti di eccezione e esibizioni musicali legate al mondo del cinema e non solo.

Il festival sarà anche occasione per portare all’attenzione del pubblico temi etici e sociali: la partecipazione dell’associazione “Puglia Women Lead” creata da sette imprenditrici donne pugliesi con l’intento di contribuire allo sviluppo di una Puglia piena di opportunità; la proiezione Fuori Concorso del corto “C’era una volta il Covid” di G.Arcieri (2021), permetterà di discutere di cinema e disabilità; mentre verrà affrontato il tema del lavoro attraverso il cinema, con la proiezione del film “Apnea” di F.E. Delvecchio (2021), all’interno dell’evento patrocinato da Confindustria Bari-Bat e tanti altri saranno gli eventi che vedranno l’arte, la cultura e il sociale protagonisti.

L’idea progettuale è interamente pervasa dalla volontà di coinvolgere un pubblico ampio, con particolare attenzione ai più giovani per i quali, in queste settimane, si stanno svolgendo attività in grado di stimolarne il pieno coinvolgimento, a partire dal laboratorio di cinema per ragazzi di età compresa fra i 12 e i 18 anni presso la parrocchia di San Ferdinando Re nel comune di San Ferdinando di Puglia.

È stata inoltre coinvolta l’Università degli Studi di Foggia per il coinvolgimento in giuria degli stessi studenti ed è prevista anche una giuria di giovanissimi (dai 6 ai 12 anni) per il premio del pubblico legato ai corti di animazione e per ragazzi.

La presenza della componente giovanile è già tutta nella composizione stessa dello staff che organizza le attività e fra i selezionatori che stanno esaminando i corti giunti all’attenzione della direzione tecnica: una scelta in linea con la volontà di ricostruire il senso identitario della comunità locale. Un vero e proprio viaggio, dunque, fra storia, cultura popolare, natura e prodotti tipici locali, lungo una striscia di terra capace di offrire emozioni, all’interno di un’esperienza sensoriale dal sapore genuino e dal fascino indimenticabile.