
Approvato, durante la seduta del Consiglio Comunale del 30 aprile, il Bilancio di Previsione 2020-2022 del Comune di San Ferdinando di Puglia. Il documento contabile, in termini di competenza, vale circa 46 milioni di euro con un fondo di cassa iniziale pari a circa 4 milioni di euro e presunto a fine anno di quasi 6 milioni di euro; sensibile e tangibile l’incremento del fondo di cassa nell’ultimo triennio (+ 2 milioni di euro rispetto al 2017).
«Quasi inutile sottolineare che il Bilancio 2020 appena approvato è già un Bilancio, in termini programmatici, superato dagli eventi, l’emergenza Covid assorbirà infatti energie e risorse per far fronte, nei mesi a venire, alla più grande crisi economico-sociale del dopoguerra», ha sottolineato il Sindaco Salvatore Puttilli.
«Noi, come Giunta, abbiamo già deliberato su come procedere all’indomani del Bilancio approvato, a sostegno dei nuclei in stato di fragilità sociale ed a sostegno delle attività commerciali inattive sin dal momento dell’inizio di questa emergenza. Siamo convinti cioè che, portate a compimento le opere pubbliche in itinere e mai trascurando la possibilità concreta di intercettare ulteriori risorse per realizzarne delle altre in linea con il nostro programma annuale e triennale, tutti i nostri sforzi dovranno concentrarsi sul sostegno fattivo e concreto alla nostra popolazione; il Governo stanzierà a breve consistenti risorse per i Comuni a compensare alcuni tributi locali che giocoforza tanti cittadini non pagheranno; sicuramente la COSAP, anche la TARI, a condizione però che i mancati incassi rivenienti dalle utenze non domestiche (le più colpite dalla crisi) non gravino poi sulle famiglie e cioè sulle utenze domestiche in considerazione del fatto che, come già avvenuto in passato, in altre situazioni emergenziali, a fronte della diminuzione dei cd. cespiti imponibili, i costi del servizio non sono mai calati e si è sempre reso necessario il contributo finanziario esterno da parte dello Stato, come, di fatto, avverrà nelle prossime settimane; sull’IMU, pochi spazi, ritengo, anche perché i 3/4 di essa vanno già allo Stato e alimentano il fondo di solidarietà comunale.
In ogni caso, sia le modalità che la determinazione delle agevolazioni potrà e dovrà confluire, non certo in emendamenti legittimi ma avulsi dalla realtà fattuale, ma in una successiva e già prevista Delibera di determinazione delle tariffe che il 30 giugno non potrà che prevedere gli interventi agevolativi per i contribuenti fondati, in primis, sul sostegno agli enti locali da parte del Governo ed in subordine, ed ove necessario, sulle risorse del Comune.
Concludendo, ci siamo stati, ci siamo e ci saremo a sostegno della resistenza socio-economica del territorio sanferdinandese».