L’inizio dei saldi in Puglia è fissato per la giornata di sabato 4 gennaio. Considerando che il 5 è domenica e il 6 è la festività dell’Epifania, si parte subito con 2 giorni di shopping festivi per la gioia di chi attende questo momento. Le promozioni in Puglia andranno avanti sino a martedì 3 marzo, giornata di chiusura dei saldi. Federconsumatori prevede una flessione degli acquisti dell’1,3% rispetto ai saldi 2019, mentre il Codacons si aspetta un “flop totale” con un -10%. Ad approfittare degli sconti, infatti, saranno quattro italiani su dieci, il 41%, a fronte del 48% dello scorso anno.

Ecco i consigli per acquistare durante questo periodo:

– Prodotti difettosi. Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in saldo non si possono cambiare; valgono le regole di sempre e il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Avete due mesi di tempo (non 7 o 8 giorni) per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione o riparazione. La scelta è del consumatore, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso per il venditore rispetto all’altra soluzione (non potete prendere la sostituzione delle scarpe solo perché è rotto un laccio, in tal caso dovete accettare la riparazione). Se il cambio non è possibile, ad esempio perché manca la vostra taglia, avete diritto alla restituzione dei soldi (non a un buono) o, se preferite, a una riduzione del prezzo.

– No ai fondi di magazzino. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino. Come accorgersene? State lontani da quei negozi che avevano i ripiani semivuoti prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei capi più svariati. E’ improbabile che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni articolo, di tutte le taglie e i colori.

– Confrontate i prezzi. Non fermatevi mai al primo negozio, ma confrontate i prezzi di più esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta un giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Nei giorni che precedono i saldi andate a curiosare nei negozi, segnandovi il prezzo della merce che vi interessa. Potrete così verificare se lo sconto praticato è reale ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code.

– Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa carichi di capi di abbigliamento, magari anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai.

– Valutate la bontà della merce guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (fibre naturali o sintetiche, lino o cotone). Pagare un prezzo alto non implica che sia un prodotto di qualità.

– Diffidate degli sconti esagerati. Gli sconti superiori al 50% spesso nascondono merce non esattamente nuova o prezzi vecchi gonfiati. L’abitudine di ritoccare il prezzo vecchio, così da alzare la percentuale di sconto e invogliare maggiormente all’acquisto, è dura a morire: per questo suggeriamo ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi troppo elevati.

– Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità, così da poter valutare autonomamente la convenienza dell’acquisto.

– Negozi e vetrine. Controllate il prezzo e non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e la percentuale dello sconto, anche se in alcune Regioni non è obbligatorio. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno: i saldi devono essere separati in modo chiaro dai nuovi prodotti. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

– Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di diffidare di quei negozianti che non vi vogliono far provare i capi di abbigliamento o che per farveli provare vi chiedono un anticipo.