I sindacati sono scesi in piazza, uniti per la prima volta dopo tanti anni, nel segno dei diritti: il segno più per l’occupazione, il segno meno per la precarietà. È la triplice intesa siglata da Cgil, Cisl e Uil, oggi, primo maggio, in occasione della giornata dedicata ai lavoratori. Lo hanno fatto sfilando insieme in un corteo che, da piazza Cesare Battisti, ha attraversato il centro di Trani, sino a piazza Quercia. Slogan, striscioni e bandiere, fotografie di una festa che non distrae dai grandi problemi del mondo del lavoro. Un lavoro che per molti ancora non c’è, soprattutto in questo territorio, o che quando c’è non è in grado di garantire un futuro, schiacciato com’è dal peso della precarietà. Da qui comincia un partita a scacchi con le istituzioni che vede le tre sigle sindacali giocare dalla stessa parte, a partire da questa giornata.

Un appello per i diritti che oggi, dalle piazze d’Italia, vuole arrivare a tutta l’Europa: non a quella delle banche e della finanza, ma quella fondata sull’occupazione e sulla dignità dei lavoratori. Preoccupanti i dati relativi all’occupazione nella Bat, dove crescono i disoccupati (60mila unità al 31 dicembre 2018), così come gli inoccupati (oltre 16mila). Numeri che fotografano una realtà dove regnano incontrastate precarietà e lavoro nero.

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