E’ di sette arresti il bilancio dei controlli dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola condotti durante l’ultimo week end, e nell’ambio di tutto il territorio di competenza, di cui tre operati nella flagranza del reato e quattro in esecuzione di specifici provvedimenti giudiziari.

In flagranza di reato sono stati arrestati LIONETTI ANTONIO, cl. ’65, e DUTOIT ANTONIO, cl. ’84, entrambi pregiudicati, il primo di Cerignola e il secondo di Trinitapoli. I due, sottoposti agli arresti domiciliari, sono stati sorpresi dai militari delle locali Stazioni all’esterno delle rispettive abitazioni. Entrambi, risottoposti agli arresti domiciliari, risponderanno del reato di evasione.

I militari dell’Aliquota Radiomobile del NORM, invece, hanno arrestato SFORZA PASQUALE, cl. ’68, incensurato cerignolano. I militari, intervenuti presso l’abitazione della famiglia Sforza per una lite in atto, sono stati aggrediti dall’uomo, il quale, ammanettato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Risponderà del reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Eseguita poi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di DIBITONTO MICHELE, cl. ’67. L’uomo, sottoposto ala misura alternativa al carcere dell’affidamento in prova ai servizi sociali, nei giorni scorsi era stato tratto in arresto perché, sorpreso di notte in giro per le strade di Cerignola, e quindi in violazione delle prescrizione che era tenuto a rispettare, si era avventato contro i militari, venendo pertanto arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Non riunendo più i requisiti per la misura alternativa, la stessa è stata revocata dal Tribunale di Sorveglianza, che ha così disposto la traduzione dell’arrestato presso al Casa Circondariale di Foggia.

Eseguiti, poi, dai militari delle locali Stazioni, tre ordini di carcerazione a carico di MICCOLI MICHELE, cl. ’72, di Trinitapoli, di POLI GERARDO, cl. ’88, di Cerignola ma residente a Stornara, e di ZAHARIA BENONE, cl. ’78, di origine rumena ma residente a San Ferdinando di Puglia.

Gli stessi, riconosciuti colpevoli di reati che vanno dal furto aggravato, alla resistenza a pubblico ufficiale al danneggiamento, sconteranno rispettivamente la pena di un mese di arresto, cinque mesi di reclusione e dieci mesi di reclusione perché riconosciuti colpevoli, con sentenze definitive, dei reati a ciascuno contestati. Gli stessi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.