«Cgil Foggia sottoscrive il Contratto Provinciale dei lavoratori agricoli e florovivaisti poi, una volta stabilito che quell’accordo debba essere applicato anche per le aree di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, arriva la Cgil Bat e disconosce tutto. Non è in questo modo che si tutelano gli equilibri faticosamente raggiunti e sottoscritti dalle parti. Non è così che si tutela l’interesse dei lavoratori». Nicola Cantatore, direttore Cia Foggia-Bat, a intervenire sullo stato di agitazione che sta interessando San Ferdinando di Puglia e l’area dei grandi comuni a nord di Bari. «Non si capisce perché – ha aggiunto Cantautore -,  all’interno dello stesso sindacato, il medesimo contratto di lavoro collettivo sia percepito in due modi differenti. In ogni caso, non è possibile che a pagare per le contraddizioni interne alla Cgil debbano essere aziende e lavoratori».

«La Cia Agricoltori Italiani –  ha concluso Cantautore – è stata chiamata dalle imprese del territorio preoccupate per questa situazione. I datori di lavoro ci hanno assicurato la volontà di rispettare alla lettera il contratto collettivo di riferimento, vale a dire quello provinciale di Foggia. Ogni discussione in merito alla contrattazione deve avvenire all’interno delle sedi preposte. Per quanto concerne la Bat, annose e irrisolte questioni istituzionali privano da tempo quella Provincia di una autonoma contrattazione territoriale. Ecco spiegato perché i suoi lavoratori sono storicamente vincolati ai contratti collettivi stipulati nelle Province limitrofe di Bari e di Foggia. Nello specifico, in base a intese formali sottoscritte tra le Parti associative e datoriali (da ultimo, l’Accordo stipulato il 31 luglio 2013),  i rapporti di lavoro che afferiscono  ai Comuni di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia sono disciplinati dal Contratto Provinciale di Lavoro (C.P.L.) di Foggia. Stupisce, dunque, che la Cgil Bat abbia deciso di disconoscere la suddivisione e le intese richiamate. Il nostro auspicio è che le contraddizioni lascino campo al buon senso, così da poter lavorare tutti insieme allo sviluppo del territorio e all’incremento dei posti di lavoro in agricoltura, il settore che più degli altri sta trainando la ripresa nonostante mille difficoltà di ogni sorta. Ribadiamo che ogni discussione in merito alla contrattazione deve avvenire all’interno delle sedi preposte».