«Abbiamo attivato un sistema di fototrappole evoluto: sarà essenziale strumento per prevenire e sanzionare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti». L’assessore all’Ambiente, Roberto Lombardi, annuncia l’iniziativa dell’amministrazione per monitorare strade urbane e periferie, con rischio di arresto e pene pecuniarie per i trasgressori.

Sono 3 le stazioni di telecamere dislocate sul territorio, e verranno spostate periodicamente nei siti sensibili individuati. Per i trasgressori, si rischia arresto, con ammenda da 1000 a 10mila (pena raddoppiata se si tratta di rifiuti pericolosi). Il sistema di videosorveglianza utilizza la sovrapposizione delle immagini, per rilevare ogni minimo deposito, con videoregistrazioni gestite da remoto.

Nei mesi scorsi, più volte si erano resi necessari interventi di rimozione di rifiuti conferiti illecitamente e sistematicamente, specie lungo gli accessi per la Strada statale 16 e le altre strade extraurbane prossime al centro abitato. «Il malcostume di qualcuno – spiega l’assessore Lombardi – rischiava di vanificare lo sforzo di un’intera comunità che ha ormai imparato a differenziare con diligenza, per contenere i costi e rispettare l’ambiente. Questi abbandoni infatti finiscono per incidere negativamente sulla percentuale di raccolta differenziata. Malgrado tutto però, possiamo annunciare con vanto di aver superato il 65%, con l’obiettivo di puntare al 70%. Un obiettivo, che potrà essere centrato anche grazie a queste fototrappole».