Reduce dalla sua prima fatica letteraria dal titolo “Sotto il cielo”, Giovanni Lamanuzzi, medico chirurgo specializzato in fisiatria di San Ferdinando di Puglia, si racconta a 360 spiegando cosa l’ha portato a dedicarsi alla lettura e alla letteratura. Dalla chiacchierata, ad emergere è stata la sensibilità e profondità del volume, qualcosa di unico nel suo genere per una tematica, come affermato da lui stesso, poco trattata. Attualmente in forza all’ASL BAT, il dott. Lamanuzzi ha lavorato in passato presso l’Ospedale “Riuniti” di Foggia come anche nell’ASL Foggia, oltre ad un’altra esperienza come direttore di un centro fisioterapico a Canosa di Puglia. A testimoniare l’importanza del libro la stessa casa editrice che lo ha selezionato fra centinaia per partecipare, lo scorso weekend, al “Salone Internazionale del Libro di Roma”, una bella soddisfazione per un autore al suo primo vero e proprio lavoro letterario.

«Ho deciso di scrivere questo libro per raccontare un’esperienza di vita vissuta, di tangibile e soprattutto dare un input a chi si trova a vivere la stessa situazione avendo così la possibilità di trarre spunti su come riuscire a raccontare ciò che si presenta. Come hobby oltre alla lettura, mi piace tanto viaggiare ed infatti penso che questo aiuti la gente a riempire la mente e la propria visione del mondo e della vita a 360°, rappresentando il proprio vissuto e mettendolo a confronto con altre civiltà, usi e costumi. Il libro “Sotto il cielo” ha come fine quello di intraprendere non solo la voglia di effettuare un percorso simile ma anche di aprire la mente e la conoscenza verso un argomento che difficilmente viene trattato in letteratura, una sorta di forma d’amore non convenzionale. L’intento è stato fin da subito innescare nel lettore la curiosità di comprendere la storia ma soprattutto il finale cercando di leggerlo tutto d’un fiato. Dalle prime recensioni, i lettori hanno visto la propria attenzione catturata, il contenuto è piaciuto molto, a loro come anche alla casa editrice. Infatti, alcuni giorni fa, mi sono recato al “Salone Internazionale del Libro” di Roma in quanto la mia fatica letteraria è stata selezionata fra le migliori, per me qualcosa di inaspettato ma che mi lascia estremamente soddisfatto del lavoro e di quanto intrapreso. All’interno del volume, si narra di un amore non convenzionale, è un tema che è stato trattato raramente nella letteratura, non ci sono libri simili. Ho deciso di farlo nel marzo 2022, non ero sicuro di trovare una casa editrice interessata ma mi son dovuto ricredere perché al primo tentativo ho avuto subito un riscontro positivo, segno comunque di come questo argomento abbia fatto colpo. L’idea è giunta in maniera riflessa, in un periodo medio lungo, durante l’accaduto e nei mesi successivi, sono stato spinto dall’accaduto in sé per sé. Il contenuto che abbraccia tutte le età, si possono trovare varie risposte e spunti in virtù del punto di vista. La curiosità è che qualcuno potrebbe pensare che il libro veda interessata anche la medicina, ma non è così. E’ un’autobiografia che tocca le corde più profonde della sensibilità di una persona, abbracciando a 360° il mondo, sono una persona attenta ai bisogni degli altri anche per il lavoro che svolgo».

Al perché qualcuno dovrebbe scegliere il suo libro, l’autore Lamanuzzi risponde cosi: “Se vuole scoprire qualcosa che potrebbe accadere a chiunque anche in maniera impensabile o arricchirsi dal punto di vista umano, dovrebbe leggere questo volume. Non è uno dei tanti libri classici: raccontando una storia veramente accaduta è fine a sé stessa, ci possono essere tante storie simili, ma non uguali, quindi l’unicità”.