“Lìberati” è il titolo della scultura dell’artista locale Gennaro Stella, inaugurata questa mattina nel giardino del Palazzo municipale, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Dopo il rinvio di sabato 25 novembre, a causa del maltempo, oggi lo scoprimento dell’opera raffigurante una donna che riesce a rompere le catene, attraverso il grido d’aiuto (al numero gratuito 1522) che le permette di volare verso la libertà.

A celebrare l’evento, la sindaca Arianna Camporeale, la presidente del Consiglio Flora Manco, la consigliera comunale Grazia Dipace e l’assessore alle Politiche sociali Cinzia Petrignano, che ha ringraziato l’osservatorio “Giulia e Rossella” per l’infaticabile attività del centro antiviolenza, da 24 anni al fianco delle donne del territorio. Presente anche il parroco don Mimmo Marrone.

La relazione semestrale del Cav registra nei primi 6 mesi del 2023 ben 54 donne che si sono rivolte alle operatrici dell’Ambito: 6 a San Ferdinando. Si tratta di donne con un livello di istruzione medio-alto (11 diplomate e 2 laureate e solo 3 con licenza elementare), a testimonianza di come la violenza non alberghi ormai più solo in certi contesti tradizionalmente degradati. Per tutte si tratta di violenza psicologica, anche se non manca quella fisica (per 7 di loro), spesso accompagnata da quella economica (6), quando non da reati come stalking (3) o violenza sessuale (2). Le richieste di aiuto sono solo una parte della realtà. Solo il 20% delle donne vittime di violenza denuncia. E nel 4% dei casi ritira la denuncia: il ché significa che quelle donne diventano ancora più vittime, ancora più sole nella loro percezione o assuefazione all’orrore. Ben 76 donne su 100 scelgono di tacere il proprio disagio alla legge, di non infierire su chi, invece, infierisce su di loro. E quindi è più difficile aiutarle.