Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Elena Pestillo, capogruppo consiliare di “Viviamo San Ferdinando”:

«Immobilismo, mancanza di confronto, partecipazione e trasparenza. Questi i temi affrontati nell’intervento del capogruppo del gruppo consiliare “Viviamo San Ferdinando“, durante il consiglio comunale tenutosi il 19-10-2023. Consiglio, in cui è stato finalmente dopo un mese di dibattito sulla carta stampata e sui social, affrontato il problema politico amministrativo causato dalle dimissioni del consigliere Patruno da Presidente del Consiglio.

Il “NON FARE “o il “FARE MALE” ormai è una prerogativa dell’attuale amministrazione che non solo ha immobilizzato la città, ma ha delegittimato il Consiglio Comunale. Il quale viene convocato solo per le necessità amministrative. Anche in questo consiglio, si è perpetuato lo stesso atteggiamento. Un Consiglio, convocato esclusivamente per ratificare in extremis variazioni di bilancio effettuate dalla giunta nel mese di agosto, che altrimenti avrebbero perso la loro efficacia. E solo in via secondaria, per eleggere i nuovi organi di Presidenza. Atteggiamento di grande indifferenza anche di fronte alle continue denunce da parte dell’opposizione e alla perdita dei “pezzi” della maggioranza. La Sindaca continua ad affermare che tutto va bene, anzi fa quasi orecchio da mercante, elencando per l’ennesima volta il suo “AVER FATTO”, elenco ormai propinato in tutti i consigli comunali, imparato a memoria dall’opposizione.  Questo atteggiamento, di non curanza nei confronti delle denunce da parte dell’opposizione e degli stessi cittadini, che si vedono giorno per giorno diminuire servizi essenziali di ogni genere, dall’ordine pubblico, alla raccolta dei  rifiuti, dalla chiusura della piscina comunale e della stessa biblioteca, agli  enormi  ritardi accumulati  nella riqualificazione del plesso De Amicis, con il  conseguente innesco della questione del plesso Rodari, sta portando alla deriva un’amministrazione sempre più autoreferenziale e distante dalle problematiche oggettive della nostra comunità».