Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Forza Italia San Ferdinando di Puglia:

“A novembre 2021 veniva chiusa, con ordinanza dell’allora Sindaco Puttilli, l’ala centrale dello stabile, palestra al piano terra e biblioteca/aula magna al primo piano, a seguito di relazione tecnica che ne evidenziava la vulnerabilità sismica. Venne approvato in Giunta un progetto di complessivi 3 milioni di euro circa, di cui 850 mila solo per la parte di consolidamento dell’ala centrale. In quella Giunta erano presenti anche l’allora vice Sindaco Camporeale, oggi Sindaca, l’assessore Bruno e l’assessore Zingaro.

Pertanto la questione Edificio De Amicis era ben conosciuta ed ampiamente prevista, in particolar modo da chi negli ultimi 10 anni, quasi ininterrottamente, è stata assessore alle politiche scolastiche, prima di diventare Sindaca. Il primo dicembre 2022, con ordinanza dell’oggi Sindaca, a seguito della relazione dell’Ingegnere responsabile della sicurezza della scuola, le parti di edificio da interdire all’utilizzo scolastico aumentano e si chiude anche l’intero primo piano dell’edificio.

E’ stata chiesta ufficialmente quest’ultima relazione e seppure previsto per legge non ci è stata ancora consegnata, PERCHE’??

Lunedì si rientra a scuola e dopo aver visto il ritorno dei doppi turni in stile anni ottanta, unica possibilità concessa dall’attuale assessore alle politiche scolastiche Petrignano, le classi del primo piano saranno dislocate in giro per la città, revocando tra l’altro i locali concessi per l’integrazione scolastica degli immigrati, fiore all’occhiello della Petrignano, la quale evidentemente si dedica più ai selfie che all’integrazione vera…

Noi riteniamo l’istruzione e la sicurezza di tutti i bambini, di ogni colore e nazionalità, sia un DIRITTO fondamentale che non può trasformarsi in una concessione.

Adesso al netto dell’irrisorio impegno di spesa di soli 5 mila euro per la manutenzione dell’edificio De Amicis, considerato l’utilizzo dell’avanzo libero nel dicembre del 2021 per fare altro, qual è il piano di interventi da eseguire? Quale la tempistica di realizzazione? Con quali somme? Ed il bilancio di previsione, nel quale poter appostare le risorse per un primo concreto intervento, vista la situazione, perché non è stato approvato nei termini (31 dicembre)? E quando sarà approvato? Con quale stanziamento?

Sperando che non si utilizzino gli stessi tempi di accesso agli uffici comunali, la città futura dovrebbe rispondere alla città presente”.