Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano nell'ex sede di Taranto della Banca d'Italia per l'inaugurazione della Scuola di Medicina dell'Università di Bari, 12 ottobre 2020.ANSA/RENATO INGENITO

Il Presidente della Puglia, Michele Emiliano, ha chiesto ufficialmente al Ministro della Salute, On. Roberto Speranza, di rivedere alcune delle restrizioni che vietano l’attività lavorativa di ambulanti, esercizi commerciali in sede fissa, e coloro che garantiscono servizi alla persona. Ecco il testo integrale:

«Onorevole Ministro,

Vorremmo sottoporre alla Sua attenzione un tema delicato, ma non più rinviabile.
Le restrizioni sulle attività economiche, conseguenti all’andamento epidemiologico nel territorio regionale, stanno generando focolai di tensione sociale, alimentati dalle difficoltà economiche ormai insostenibili per gli operatori commerciali. Si temono ripercussioni, ancor più significative, laddove i numeri di questa settimana dovessero confermare, per la Regione Puglia, le restrizioni in corso.

Per queste ragioni vorremmo porre alla Sua attenzione, con l’urgenza del caso, il tema delle
riaperture di talune attività economiche. Gli operatori del settore commercio (ambulanti in particolare, ma anche gestori degli esercizi commerciali in sede fissa) hanno avviato forme di protesta in tutta la Regione e lamentano sostanziali disparità di trattamento rispetto ad altre attività commerciali consentite (generi alimentari, beni di prima necessità). A queste si aggiungono le attività relative ai servizi alla persona.

In considerazione dell’esistenza di protocolli sanitari di prevenzione dei contagi applicabili alle attività commerciali, in sede fissa e su aree pubbliche, ed alle attività di servizio alla persona, per le riaperture in sicurezza, con la presente siamo a chiederLe di valutare la possibilità che anche gli altri esercizi commerciali (non solo alimentari e beni di prima necessità) possano riaprire, a far data dal 26 aprile 2021, nel rispetto dei protocolli di prevenzione e sicurezza. Restiamo a completa disposizione per qualsiasi ulteriore esigenza di approfondimento in merito, confidando che la richiesta possa trovare accoglimento».