Riportiamo la comunicazione dell’Arcivescovo di Trani Mons. D’Ascenzo a seguito della nota del Procuratore della Repubblica, Dott. Renato Nitti, circa alcuni fenomeni di criminalità nella Provincia Barletta Andria Trani:

«Ho preso atto con rammarico e preoccupazione della nota con la quale il Procuratore della Repubblica di Trani ha descritto la situazione della criminalità nel territorio della provincia B.A.T. e manifesto tutta la mia solidarietà al dott. Nitti e tutte le forze dell’ordine che lavorano nelle città e nei paesi della nostra diocesi.

Quella prospettata dal Procuratore della Repubblica è una situazione che suscita grave sconcerto e impone una riflessione e un impegno comune di tutti coloro che – cittadini, istituzioni, Chiesa diocesana – hanno a cuore la sicurezza e lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio.

E’ necessario intervenire affinché le forze dell’ordine e la magistratura siano messe concretamente in grado di contrastare i fenomeni criminali; occorre realizzare progetti che, aumentando in particolare le opportunità di lavoro e di stabile abitazione, impediscano alle organizzazioni criminali di porsi come risposta ai bisogni di vita soprattutto dei più giovani; è tempo che tutti noi sentiamo che la sicurezza e la giustizia sono una responsabilità anche personale, non possiamo rimanere a guardare mentre la delinquenza imperversa e inquina la nostra convivenza sociale.

Restare inerti significa essere conniventi; tacere o minimizzare significa essere conniventi.

La Chiesa diocesana continua l’impegno, sul solco dell’insegnamento e della testimonianza di verità di Papa Francesco, a costruire percorsi di educazione alla legalità, a sostenere le esperienze di unità e di onestà nelle comunità cittadine, a porsi a fianco di tutti coloro che quotidianamente lavorano per estirpare i fenomeni mafiosi e criminali, che si sono sviluppati nella nostro territorio, a realizzare progetti di solidarietà a favore delle famiglie in difficoltà economica, particolarmente  in questo tempo di pandemia.

Come lo stesso Pontefice ha più volte ribadito, siamo sulla stessa barca e nessuno si salva da solo, facendoci capire che, si può sperare in una società migliore, con la sinergia di tutte le istituzioni».