«L’emergenza epidemiologica Covid-19, oltre a gravi ripercussioni in ambito sanitario ed economico, ha “imposto” la Didattica a distanza nel sistema scolastico. Molto spesso i dibattiti si concentrano sulle carenze che la DAD comporta, sul piano pratico: svolgimento dei programmi, problematiche di connessione, idonea strumentazione tecnologica. Ma quanti si preoccupano della salute mentale dei ragazzi con il Covid?». E’ quanto si legge in una nota a firma dell’Associazione Libera Italia.
«Gli aspetti psicologici della didattica a distanza incidono negativamente sulla salute mentale dei giovani. Effetti negativi dovuti all’assenza di interazione e socializzazione che il contesto scolastico consente. Una mancanza di contatto e confronto centrali nella crescita e lo sviluppo della persona. La componente sociale sembra per tanto trovare poco spazio con l’impiego della didattica a distanza incentrata più sulla tecnologia e il distacco. Situazione ancora più accentuata tra i più piccoli (elementari ed infanzia) dove la scuola rappresenta il primo “passo” di socializzazione.
Per tale motivo l’Associazione Libera Italia, all’interno della rassegna “Voci dal territorio”, dopo aver svolto l’approfondimento del tema Covid nelle carceri, sabato 27 marzo alle 18,30 terrà l’evento “Scuola, Covid e DAD: risvolti educativi e psicologici sui ragazzi”.
Parteciperanno come ospiti la Dott.ssa Teresa Camporeale Psicologa-psicoterapeuta ed il Prof. Pasquale Napolitano Dirigente presso l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII San Ferdinando di Puglia.
Sarà possibile seguire l’approfondimento sulla pagina Facebook dell’associazione ed invitiamo i genitori a partecipare, al fine di avere la giusta consapevolezza su un tema che riguarda i nostri figli».