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Tra le categorie più deboli in Puglia si contano oltre 30 mila bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di essere assistiti e sono a forte rischio di povertà anche educativa e di dispersione scolastica, con oltre 300 fattorie didattiche pugliesi che potrebbero oggi mettere a disposizione spazi per le lezioni dei ragazzi in modo da permettere di rispettare le misure di sicurezza anti contagio da Covid. E’ quanto afferma Coldiretti Donne Impresa Puglia, in occasione della presentazione degli interventi a favore delle povertà educative e contro la dispersione scolastica, promossa dalla Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, a cui ha partecipato Floriana Fanizza, leader nazionale e pugliese di Coldiretti Donne Impresa.

«Il rapporto di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è consolidato nel tempo, da ultimo rinsaldato con il protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione e Coldiretti firmato nel luglio 2019 con l’impegno a promuovere sostenibilità nell’alimentazione, economia circolare, green economy, agricoltura di precisione e digitale – ha ricordato la responsabile Fanizza».

Con il progetto “Diamo spazio ai bambini” Coldiretti Donne Impresa ha promosso la riapertura della Fattorie Didattiche e delle aziende che svolgono attività didattica in funzione di supporto ai bambini, alle famiglie e alle istituzioni nella fase di ripresa delle attività sociali ed economiche del Paese nella fase due dell’emergenza sanitaria.

Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli “fatti” dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Donne Impresa Puglia – sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 150 mila bambini e 480 scuole.

Le fattorie didattiche grazie alla loro distribuzione capillare con una presenza anche nelle zone rurali più marginali possono risolvere molti problemi organizzativi ed essere – sostiene la Coldiretti – un utile affiancamento all’attività degli istituti scolastici del territorio. Inoltre proprio perché spesso in aree isolate e con ampi spazi all’aperto – continua la Coldiretti – le fattorie sono forse i luoghi più sicuri per l’attività didattica perché è più facile garantire il rispetto delle misure di precauzione per difendersi dal contagio.

«Da quest’anno scolastico, poi, gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado – aggiunge la responsabile di Coldiretti Donne Impresa Fanizza – sono stati chiamati a seguire 33 ore obbligatorie di Educazione Civica, undici delle quali, sui temi della sostenibilità, e che ha compreso l’educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari».

In Puglia per la chiusura delle scuole con gli alunni impegnati a seguire le lezioni da casa parte l’agrididattica a distanza, con video lezioni supportate dal “diario di campo” a disposizione di insegnanti e discenti.

Sostenibilità è un concetto che Coldiretti promuove e sostiene, che ruota intorno alla salute e al benessere degli uomini e dell’ambiente, alla sicurezza alimentare, alla tutela del territorio, delle risorse naturali e delle comunità rurali, e che è al centro delle attività educative e didattiche che da anni gli agricoltori e le agricoltrici svolgono in collaborazione con le scuole di tutti i territori.