Per le festività di fine anno ricadranno su pesce e molluschi le scelte gastronomiche dei pugliesi, con la forte crescita della domanda dei molluschi, dai polpi (+20%) alle seppie (+11%) fino alle vongole (+28%), oltre a baccalà, cozze, mazzancolle, scampi, canocchie, cannelli, e triglie. È l’analisi di Coldiretti Puglia, condotta in occasione delle feste che chiudono il 2020 segnato dall’emergenza Covid, dove crollano al contempo gli acquisti di pesce azzurro che fanno segnare un calo che varia dal -6% per le sarde al -12% per lo sgombro, di contro cresce il consumo di spigole del 7%.
«Le festività devono servire a riavvicinare i pugliesi al consumo di pesce locale che in Puglia paradossalmente è tra i più bassi d’Italia, nonostante sia una regione con oltre 800 chilometri di costa e una tradizione marinara molto forte», spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
«Quasi 8 pesci su 10 consumati in Italia sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano – denuncia Coldiretti Puglia – con il rischio che vengano spacciati per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy».