Con sette giorni di ritardo rispetto allo scorso anno, ha preso il via la Vendemmia 2020 in Puglia che, se da un lato accusa un calo nella produzione stimato attorno al 5%, dall’altro promette una qualità eccellente. Lo afferma Coldiretti dopo un primo monitoraggio nei vigneti pugliesi. Ad aprire la Vendemmia è la raccolta delle uve Negroamaro per le basi dello spumante, con quantità stimate attorno ai 10 milioni di ettolitri. I primissimi grappoli di uva sono stati raccolti in provincia di Lecce e precisamente a Guagnano.

«Nutriamo forti aspettative su questa Vendemmia – ha commentato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – la Puglia da gennaio a marzo 2020 segnava un aumento dell’esportazioni del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati ISTAT. Va recuperato il terreno perso durante il lungo periodo di chiusura, promuovendo le 27 DOC, 4 DOCG e 6 IGP denominazioni di vino Made in Italy che la Puglia offre – ha spiegato Muraglia».

La mappa provincia per provincia conferma l’annata vendemmiale positiva, con una produzione in calo nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto per l’andamento climatico anomalo, stima Coldiretti Puglia, compensato dall’aumento delle produzioni nelle province di Foggia, Bari e BAT rispetto allo scorso anno.

A spingere il successo del vino italiano sono proprio le etichette che occupano i primi dieci posti della bottiglie che hanno fatto registrare il maggior incremento dei consumi in valore, con 2 vini pugliesi nelle prime 4 posizioni. Nel tempo della globalizzazione, gli italiani – precisa Coldiretti Puglia – bevono “patriottico” come dimostra il fatto che al secondo posto c’è il Primitivo pugliese (+21%) e al quarto posto il Negroamaro pugliese con un aumento del 15%.