Mentre si discute ancora alla Camera del decreto cosiddetto Elezioni, c’è stato nel pomeriggio il via libera ad ampia maggioranza di un emendamento a firma del deputato pugliese Francesco Paolo Sisto di Forza Italia, che inserisce nel testo definitivo la possibilità di svolgere le elezioni solo dal 15 settembre prossimo. Prima data utile potrebbe esser 20 e 21 settembre anche perché tra i diversi emendamenti approvati c’è anche l’election day con regionali amministrative e referendum oltre al doppio giorno di voto.

L’aula della Camera ha approvato l’emendamento a prima firma del deputato Francesco Paolo Sisto (FI) che prevede l’inserimento dell’art. 1 del decreto recante disposizioni urgenti in materia di consultazioni elettorali per l’anno 2020, le parole «e comunque non prima del 15 settembre». I sì sono stati 287, i no 33. Con FI ha votato a favore la maggioranza, mentre la Lega si è astenuta, contrari i deputati di Fratelli d’Italia. In un precedente intervento, il deputato Sisto aveva sottolineato come «grazie a questo emendamento diciamo con certezza che non si può andare al voto alle regionali prima del 15 di settembre, così che la prima data utile sarà il 20 e il 21».

L’emendamento aveva ricevuto il parere favorevole della commissione e del governo. Sono sei le Regioni a statuto ordinario chiamate al voto: Liguria, Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia. Nella stessa scadenza elettorale, anche le amministrative e il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari.