Sale a 10 il numero dei deceduti tra le persone ospiti della RSA San Giuseppe di Canosa di Puglia risultate positive al coronavirus. Ieri due anziani novantenni, ricoverati all’ospedale di Bisceglie, non ce l’hanno fatta a superare le complicazioni della malattia. A dare notizia della scomparsa di Savino Losmargiasso, pluripremiato poeta dialettale canosino, è stato lo stesso sindaco Roberto Morra in un messaggio di cordoglio sulla sua pagina Facebook. La Asl ha intanto fatto sapere che i focolai nelle case di riposo della provincia Bat rimangono soltanto due (il secondo si era sviluppato a Villa Bilanzuoli, a Minervino Murge). Tutti i tamponi eseguiti all’interno delle altre strutture per anziani presenti sul territorio hanno infatti dato esito negativo.

Il bilancio dei decessi collegati alla pandemia si è purtroppo ulteriormente aggravato questa notte. Un’anziana 78enne tranese, nei giorni scorsi risultata positiva al tampone, è morta nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Bisceglie. La donna era già affetta da altre gravissime patologie. Il virus non ha risparmiato i suoi familiari: il marito, la figlia ed il genero, positivi alle verifiche epidemiologiche, sono ora sottoposti alla misura dell’isolamento domiciliare. La Asl è intervenuta immediatamente per circoscrivere una catena di contagi che rischiava di assumere proporzioni preoccupanti, dal momento che anche il medico che aveva in cura l’anziana deceduta ha contratto il covid 19.

Una situazione resa ancora più drammatica dalla caccia alle streghe che si è sviluppata sui social e nelle chat di whatsapp per identificare il professionista e i contatti che potrebbe aver avuto durante lo svolgimento della sua attività medica. Al punto che alcune farmacie tranesi, diffamate da diversi messaggi circolati in maniera virale sui cellulari, hanno dovuto smentire categoricamente che tra i loro dipendenti ci siano persone positive al coronavirus. L’ordine locale dei farmacisti è intervenuto sulla vicenda chiarendo che nessuno degli appartenenti alla categoria risulta infetto o in quarantena precuazionale e che sarà perseguito penalmente chi ha divulgato false notizie generando un procurato allarme. La Asl Bat, d’altronde, ha già disposto i tamponi su tutti i pazienti che sono stati visitati dal medico contagiato e i primi esiti sono risultati negativi. I controlli sono serrati, chiariscono dall’amministrazione comunale, e nessun presunto untore potrebbe essere lasciato a piede libero in città.