Sono risultati tutti negativi i 130 tamponi effettuati nella RSA Villa Dragonetti, a Trani, dove circa una sessantina, tra operatori e religiose si prendono quotidianamente cura dei 73 anziani ospiti della storica struttura. Ora si attende l’esito dei test anche nella casa di riposo Bassi e nel centro Jobel, in tutto altre 55 persone, per chiudere il cerchio delle verifiche nella città di Trani, colpita da 21 casi di coronavirus, di cui 14 attualmente positivi, 2 risoltisi con la guarigione dei pazienti ed altri 5 terminati purtroppo con altrettanti decessi.

Buone notizie arrivano anche da Margherita di Savoia: i tamponi eseguiti su personale ed ospiti della “Pia Casa San Giuseppe” e della casa alloggio “So.Ge.Ca” hanno dato esito negativo.

Ad Andria, invece, le verifiche sono in corso: in attesa dei dati definitivi le Rsa “Madonna della Pace” e “Madonna delle Grazie” hanno già comunicato che i test effettuati nelle loro strutture hanno escluso ogni possibilità di contagio.

Questa settimana i tamponi saranno finalmente estesi anche ai centri per anziani di Bisceglie, l’unica città rimasta scoperta dai test sino a questo momento per esaurimento delle scorte dei reagenti.

La Asl ha rafforzato i controlli nelle case di riposo dopo l’esplosione dei focolai nella RSA “San Giuseppe” di Canosa di Puglia, nella struttura delle Opere Pie Riunite Bilanzuoli di Minervino Murge e nell’ex istituto ortofrenico dell’Opera Don Uva di Bisceglie. Circa 150 persone, tra ospiti e personale, contagiate da un virus che sta mostrando tutta la sua pericolosità tra la popolazione anziana.

Nella sola provincia Bat sono 13 gli ospiti delle RSA deceduti dopo essere stati trovati positivi al covid 19. Un dato preoccupante controbilanciato dalla progressiva discesa della curva epidemica. La scorsa settimana si sono registrati appena 31 nuovi contagi, il numero più basso dall’inizio della pandemia.