Un nuovo caso di positività, un altro fortemente sospetto ed un decesso. La città di Trani deve fare i conti con un triste primato da quando è iniziata l’emergenza sanitaria legata all’influenza da coronavirus. Un quarto delle persone colpite dal covid 19 sono decedute. Stanotte è scomparso un 71enne ricoverato da diversi giorni in gravi condizioni al Policlinico di Bari. Salgono così a 5 i decessi di cittadini tranesi su 20 casi di positività riscontrati sino a questo momento. L’ultimo contagio registrato è di una 19enne con sintomi lievi che ora si trova in isolamento domiciliare mentre si attende l’esito del tampone per una 50enne ricoverata in Terapia Intensiva a Bisceglie.

E proprio nella città del Dolmen, dove i casi di positività sono saliti a 60, ieri si sono concentrate le attenzioni della Asl e della magistratura. All’ospedale Vittorio Emanuele II due pazienti ricoverati nell’unità operativa di Medicina sono risultati positivi al tampone. Una dottoressa ed un’infermiera in servizio nello stesso reparto erano già state colpite dall’infezione. Anche un operatore della SanitaService ha contratto il virus ed è ora in isolamento domiciliare. A fine marzo, nello stesso ospedale, si registrarono tre casi di positività anche tra il personale in servizio in Pediatria ed uno tra gli operatori della Cardiologia. La Procura di Trani ha invece acceso i riflettori sull’Opera Don Uva e sta acquisendo la documentazione utile a verificare se siano stati rispettate le norme sulle sicurezza, a partire dall’utilizzo dei dispositivi di protezione da parte dei dipendenti. Una relazione predisposta dal Dipartimento di Prevenzione della Asl Bat dovrebbe aiutare i magistrati a chiarire il modo in cui si è sviluppata la catena di 46 contagi – divisi tra 37 pazienti e nove operatori – all’interno della struttura biscegliese. Al momento, lo ricordiamo, non ci sono né indagati né ipotesi di reato.

Gli accertamenti eseguiti dai Nas dei Carabinieri, su disposizione della Procura, dovrebbero presto allargarsi alla RSA “San Giuseppe” di Canosa di Puglia, dove si sono registrati tre decessi, 43 contagi tra gli ospiti e 4 tra i dipendenti. A Minervino Murge i casi sono saliti a 45, tutti riconducibili all’esplosione di contagi nel centro per anziani “Bilanzuoli”. Nella struttura sono risultati positivi 30 ospiti, 7 dipendenti e tre religiosi. Due gli anziani deceduti. Altri casi si sono verificati tra i familiari dei contagiati. Anche sulla residenza per anziani di Minervino la procura di Trani avvierà un’indagine conoscitiva delegando gli accertamenti ai Nas dei carabinieri.