I carabinieri della Compagnia di Cerignola nei giorni scorsi hanno svolto nei comuni di Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia, numerosi servizi mirati al controllo delle misure governative per il contenimento del covid-19, attuando anche veri e propri posti di blocco e sensibilizzando i cittadini a limitare al massimo gli spostamenti. Nei tre comuni sono state acquisite circa 800 autocertificazioni da altrettante persone, per la maggior parte delle quali gli spostamenti erano giustificati; per altre 300 persone è invece scattata, come previsto fino alla data del 25 marzo, la denuncia a piede libero per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” (art. 650 c.p.), per non aver rispettato quanto sancito dai recenti Decreti del Primo Ministro finalizzati a contenere i rischi di contagio.

Per lo stesso motivo ad altre 12 persone, controllate fuori dalle rispettive abitazioni dopo il 25 marzo, è stata contestata la sanzione amministrativa prevista dal D.L. 25 marzo 2020 n.19, il cui importo varia dai 400 ai 3000 euro e viene aumentato fino a un terzo nel caso in cui le violazioni siano commesse con l’utilizzo di un veicolo.

Nel corso dei controlli ci sono stati anche due arresti.

A <strong>Trinitapoli</strong> i carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza del reato di “evasione” un 37enne del posto, sorpreso alcuni giorni fa fuori dalla propria abitazione dove si trovava sottoposto agli arresti domiciliari. Dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari.

A <strong>Margherita di Savoia</strong> i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile alcuni giorni fa hanno arrestato in flagranza per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” un 35enne del posto. L’uomo è stato sorpreso dai militari mentre, in corso Vittorio Emanuele, cedeva una dose di cocaina ad un 40 enne che si trovava a bordo di una autovettura. Sottoposti a perquisizione, il primo è stato trovato in possesso di altre sei dosi di cocaina, per un peso complessivo di 1,5 grammi, e di 100 euro, somma ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio; il secondo è stato trovato in possesso di una dose di 1 gr di hashish. Il 35enne è stato quindi arrestato e, su disposizione della Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il secondo, che ai militari che avevano assistito alla cessione dello stupefacente ha fornito dichiarazioni evidentemente tese a scagionare il pusher, è stato denunciato in stato di libertà per favoreggiamento personale. Lo stesso è stato segnalato alla Prefettura BAT per uso personale di sostanze stupefacenti. Entrambi sono stati denunciati a piede libero ai sensi dell’art. 650 c.p. (“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”), con cui, fino al 25 marzo, era punita la violazione alle disposizioni governative volte a contenere il contagio del nuovo coronavirus.

I carabinieri continuano ad esortare i cittadini a restare nelle proprie abitazioni e ad evitare, quanto più possibile, gli spostamenti nonché ad adottare le cautele diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute.