Nel 2019 i punti di raccolta scommesse presenti sul territorio italiano sono diminuiti del 3,3% attestandosi a 9.924 rispetto ai 10.263 dell’anno precedente (2018). Di fatto, rende noto l’agenzia Agimeg, ne sono “scomparsi” 339. Complice anche l’effetto di distanziometri e leggi regionali, il calo più considerevole si è registrato a Bolzano e provincia, dove i punti scommesse sono scesi del 31,4% (passando da 35 a 24). Dato simile anche per Trieste, che ha perso il 23,5% (da 17 a 13) mentre al terzo posto c’è Matera con il -22,6% (da 31 a 24). In top five anche Ascoli Piceno, che perde il 21,3%, e Caltanissetta, con il -21%, seguita da Belluno con il -20%.

Buone notizie anche per la Provincia Barletta-Andria-Trani che vede scendere i punti di raccolta scommesse da 124 a 114, perdendo dunque 10 unità.

Tra le province in controtendenza, si annovera Verbano-Cusio-Ossola che guadagna il +33,3% (salendo da 15 a 20 punti scommesse), seguita da Trieste con il +14,3%, poi Foggia con il +12,1%, Agrigento con il +11,6% e Campobasso con il +9,7%.

Tra le grandi città, Roma perde il 6,1%, passando da 826 a 776 punti scommesse, Napoli il -4,9% (da 1.316 a 1.251) e Bologna il -12,1% (da 107 a 94). In controtendenza invece Milano (+2,8% da 425 a 437) e ancor più per Torino (+4,8% da 331 a 347).