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«Incamminandoci verso il 60esimo anniversario, la Fiera tornerà a spiccare il volo come merita». Con questo auspicio il sindaco di San Ferdinando di Puglia Salvatore Puttilli ha suggellato ieri sera, 18 novembre, la conclusione della 58esima edizione della Fiera nazionale del Carciofo mediterraneo e del prodotto ortofrutticolo, svoltasi in piazza della Costituzione dal 15 al 18 novembre. Una manifestazione storica che, pur tra tante difficoltà, è un appuntamento irrinunciabile per la comunità sanferdinandese. Quattro giorni dedicati quest’anno ai temi dell’innovazione in agricoltura, con vari convegni specialistici per gli addetti ai lavori, ma tanto spazio anche per momenti ricreativi come gli show cooking e i percorsi enogastronomici realizzati per esaltare la straordinaria qualità del carciofo locale, la musica e, novità di questa edizione, i laboratori esperienziali per le scuole che hanno riscosso enorme successo.

«Credo sia molto importante passare il testimone generazionale ai giovani che vorrebbero intraprendere questi mestieri, alle giovani menti che devono poter attingere e imparare da chi è più avanti con l’età», ha sottolineato il primo cittadino Puttilli evidenziando l’importanza di innovare mantenendo però ben salde le proprie radici nella tradizione.

Come di consueto ormai da 49 anni, il sipario sulla Fiera è calato con la cerimonia di consegna del prestigioso Premio Carciofo d’Oro, assegnato dalla Commissione comunale presieduta dal consigliere Pino Zingaro a personalità, associazioni e aziende che si sono distinte per i risultati raggiunti nella propria attività. Quattro i vincitori designati per il 2018, scelti fra una rosa di segnalazioni pervenute: l’Associazione Sanferdinandesi a Milano e dintorni, il dottor Carlo Casamassima, noto gastroenterologo autore di pubblicazioni scientifiche di rilevanza internazionale, la Fondazione Seca e la Cooperativa Coldiretti. A premiare i prescelti in rappresentanza dell’Amministrazione comunale la vicesindaco Arianna Camporeale, gli assessori Giacomo de Michele e Aniello Masciulli, la presidente del Consiglio comunale Carla Distaso, il consigliere Pino Zingaro, oltre al sindaco Salvatore Puttilli.

A porgere i saluti istituzionali il senatore di Forza Italia Dario Damiani: «Una manifestazione storica questa Fiera, che si avvia verso il 60esimo anniversario, per il quale dovremmo organizzare una grandissima festa. Non è affatto facile per un’amministrazione locale organizzare e mantenere la continuità di certi eventi; in più quest’anno ad aggravare la situazione c’è stato il maltempo che ha devastato le nostre campagne nei mesi di febbraio e marzo. A tal proposito sono tra i promotori di un emendamento al decreto legge fiscale che prevede agevolazioni per le imprese agricole danneggiate dalle gelate, affinché i nostri imprenditori possano subito rimettersi al lavoro. E’ fondamentale la collaborazione fra istituzioni locali e centrali, nonché fra le varie comunità del territorio per consentire alle nostre produzioni di eccellenza come il carciofo di San Ferdinando di affermarsi sempre più sul mercato. Un plauso va al sindaco Puttilli e atutta l’Amministrazione per la tenacia con cui porta avanti l’organizzazione di un evento impegnativo come la Fiera nazionale, nonostante le avversità che mettono a dura prova il comparto agricolo».

Una sfida difficile e complessa, con la quale l’Amministrazione vuole continuare a cimentarsi con fiducia e perseveranza. «Sono convinto che quando si lavora bene i risultati arrivano sempre – rimarca il sindaco Puttilli -. L’impatto di questo evento sulla città è come sempre importante. Purtroppo quest’anno la Fiera non è stata fino in fondo come avremmo voluto, perché veniamo da una emergenza ambientale che ci ha costretti a investire parecchie risorse per farvi fronte, per cui abbiamo avuto meno disponibilità da destinare a questa manifestazione. A ciò si aggiunge la crisi del comparto, ma abbiamo cercato comunque di fare il massimo. Prometto che proseguiremo su questa strada e incamminandoci verso il 60esimo anniversario la fiera spiccherà nuovamente il volo come merita. Vogliamo essere un punto di riferimento per l’economia agricola, territoriale e istituzionale. Da queste manifestazioni deve emergere l’idea che solo attraverso la coesione possiamo promuovere seriamente le nostre eccellenze. La politica può indicare un percorso e mettere a disposizione gli strumenti ma il resto poi spetta ai produttori, ai commercianti, alle associazioni che devono fare rete, mutuando le buone pratiche da altre realtà nazionali». Coesione, rete, sinergia, innovazione, tradizione: parole chiave lanciate come un ponte verso la prossima edizione.