Nelle prossime ore sarà convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a Barletta in Prefettura. In Comune, invece, ieri pomeriggio alle 18 si è tenuto un incontro con le forze dell’ordine e gli istituti di vigilanza privata di San Ferdinando di Puglia con lo scopo di creare un coordinamento che garantisca il controllo delle città durante la ore notturne. Questa è la reazione delle istituzioni all’incendio che ha distrutto la Fiat Croma modello station wagon del sindaco del centro ofantino, Salvatore Puttilli, sabato notte poco dopo l’1. Il primo cittadino non ha avuto dubbi e ha parlato di «atto intimidatorio», anche se non si è sbilanciato né sulle cause né sugli esecutori. «L’attività amministrativa continua – ha garantito Puttilli -. Non c’è nessun motivo per interromperla. Infatti ho già incontrato i responsabili di settore per quanto riguarda il bilancio di previsione. Siamo a lavoro per la città. Nei prossimi giorni verrà convocato un Consiglio comunale monotematico. Il presidente del consiglio e i capigruppo sono già a lavoro. Spero che al Consiglio partecipino anche i cittadini, perché essere solidali col sindaco che rappresenta tutta la città, vuol dire essere uniti contro questo tipo di intimidazioni».

A San Ferdinando, lo ricordiamo, si stanno verificando episodi che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Proprio la notte scorsa una coppia di anziani ha subito una rapita in casa mentre dormiva. Al risveglio hanno visto la loro abitazione messa a soqquadro dai malfattori. Andando un po’ indietro nel tempo sono da mettere in evidenza una rapina a mano armata subita da un finanziere in pensione ferito al piede da un colpo di pistola e l’aggressione di quattro pakistani accusati da un gruppo di persone di fotografare minorenni. I carabinieri in quel caso hanno verificato che i ragazzi coi propri cellulari stavano riprendendo solo le bancarelle della Fiera Nazionale del Carciofo. «Le indagini vanno avanti – ha continuato Puttilli -. Ho messo in rilievo la mia attività amministrativa degli ultimi 2-3 mesi e ho fatto delle mie considerazioni. Ora spetta agli inquirenti fare luce sulla vicenda. Io sono fiducioso». Puttilli durante l’intervista è parso molto tranquillo. Alla domanda da dove trovasse tanta tranquillità ha risposto: «Questo mio atteggiamento stupisce anche me. Chi fa il sindaco non è solo padre e marito, ma è il papà di un’intera comunità». Secondo il parroco della chiesa madre di San Ferdinando Re, don Mimmo Marrone, la città ha bisogno di risorgere dalle ceneri dell’omertà. «Occorre un sussulto di dignità – ha commentato don Mimmo -, una capacità di riflettere sul senso della solidarietà fra i cittadini. Bisogna denunciare le situazioni che abitualmente si verificano sotto i nostri occhi. Non crediamo di poterne rimanere indenni perché si è onesti come persone. Oltre all’onestà occorre il coraggio di denunciare. Siamo ancora lontani da questo traguardo perché si è avvolti da un senso di paura che prende il nome di omertà. San Ferdinando ha bisogno di risorgere».