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È inutile aspettare e restare a guardare. I disturbi del linguaggio vanno capiti e curati. Prima si interviene e meglio è per il bambino. A spiegarlo è il professore Giacomo Stella, ordinario di Psicologia Clinica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, in un convegno organizzato dai Rotary Club Valle dell’Ofanto e di Cerignola presso l’auditorium del liceo scientifico Aldo Moro di Margherita di Savoia. «Aspettare davanti a tali problematiche può avere gravi conseguenza legate all’apprendimento – ha affermato il professore -. Non bisogna mai arrivare troppo tardi, altrimenti viene compromessa la carriera scolastica del bambino e non solo. È importante identificare i segnali d’allarme. Non bisogna drammatizzare ma non bisogna neanche aspettare».

Il Rotary Club ha confermato il proprio ruolo sociale sul territorio e dopo pochi giorni dalla donazione dei defibrillatori ecco un’altra iniziativa mirata sempre alla risoluzione di problematiche legate alla salute. Secondo un moderno quadro clinico, il vecchio atteggiamento del pediatra “aspetta e guarda” non é che sia molto più all’avanguardia. Lo dimostrano le ricerche che hanno identificato col tempo esattamente cosa guardare e quanto aspettare. «La collaborazione fra scuola e famiglia è sempre indispensabile – ha continuato il professore -, perché la scuola è il luogo in cui i nostri figli crescono per 15-17 anni. Non deve esserci né una delega della famiglia alla scuola né una delega della scuola alla famiglia. È necessaria una interazione affinché i bambini crescano in rapporto con gli adulti sia insegnanti che genitori».