Cinque incendi dolosi, con tre autovetture e due esercizi pubblici distrutti tutti perpetrati dall’aprile del 2016 al marzo scorso: queste le imputazioni contestate a Nicola Capacchione, cl. ’90, pregiudicato di San Ferdinando di Puglia, arrestato nella serata di martedi dai Carabinieri. Il 28enne, infatti, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura della Repubblica. Nel frattempo, comunque, proseguono le indagini dei militari dell’Arma, per verificare eventuali altre responsabilità dell’uomo anche in altri episodi analoghi che si sono verificati a San Ferdinando negli ultimi mesi.

Da quello che è emerso nel corso delle indagini, come riporta l’ordinanza di custodia cautelare eseguita, questo sarebbe un vero e proprio caso di piromania, patologia che avrebbe portato l’uomo ad appiccare i roghi. Solo nel 2018 sono stati tre gli episodi di danneggiamento seguito da incendio contestati all’uomo, due perpetrati a febbraio ed uno a marzo. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di San Ferdinando di Puglia, costantemente diretti dal Comando della Compagnia di Cerignola sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia, hanno avuto il loro sviluppo in un certosino e paziente lavoro di acquisizione e studio di ore e ore di innumerevoli immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, sia pubbliche che private, che hanno consentito di individuare nel 28enne l’unico responsabile dei cinque episodi delittuosi contestatigli.

Di particolare allarme sociale era stato l’incendio di un chiosco, nel pieno centro cittadino, avvenuto il 7 febbraio scorso, in cui la struttura di legno era stata cosparsa di liquido infiammabile e data quindi alle fiamme, e forte era stato il sospetto che dietro a tali eventi vi fossero ben altri interessi criminali.