Carlo Ronzulli è il primo allenatore della Virtus San Ferdinando. Dopo 25 anni di assenza a San Ferdinando di Puglia è tornato il calcio a 11 e la dirigenza ha scelto il mister di Margherita di Savoia per allenare la squadra neonata. Si parte da 0, si inizia dalla Terza Categoria. Questo, però, con Ronzulli in panchina può essere un punto a favore dei biancocelesti. È rimasta negli annali del calcio di categoria l’impresa compiuta dall’allenatore ai tempi della Victrix Trinitapoli: ogni stagione un campionato vinto, facendo un salto in soli 3 anni dalla Terza alla Prima Categoria. Esperienza, capacità di gestire anche lo spogliatoio più difficile e correttezza in campo: tutti tratti che gli sono stati riconosciuti da Gigi Delneri e Gianluca Vialli, rispettivamente ex allenatore e attaccante della Juventus, col premio “Panchina d’oro” con tanto di cerimonia a Vieste a luglio del 2016.

Mister, si ritorna in panchina e si ritorna a costruire una nuova squadra. Le piace questo ruolo di “costruttore” che da un po’ di anni riveste?
«Quest’anno non ho proprio scelto di costruire una squadra come ho fatto col Margherita e con la Victrix Trinitapoli che erano realtà già esistenti. A San Ferdinando tutto nasce adesso con un progetto avvincente che ha come obbiettivo quello di riportare il calcio a 11 in città dopo ben 25 anni. È sicuramente uno stimolo che mi ha spinto ad accettare questa nuova sfida».

Si aspettava di essere scelto dalla società del Virtus San Ferdinando per fare decollare un progetto così importante?
«Sinceramente non sapevo nulla. Ho scoperto a fatti compiuti che a San Ferdinando stesse nascendo la squadra. Quando mi hanno contattato, io ho solo dovuto prendere la decisione di accettare o meno. Chiaramente appena la dirigenza mi ha illustrato il progetto, non ho esitato a dire di sì».

L’obbiettivo per quest’anno potrebbe essere quello di chiudere il campionato in maniera dignitosa. Però si potrebbe osare e magari sognare almeno una possibilità di approdare già in Seconda Categoria? Considero che lei è un esperto di scalate, mi riferisco al lavoro fatto a Trinitapoli
«La società quest’anno ha come obbiettivo quello di fare ripartire il calcio a 11 a San Ferdinando. Io in prima persona cerco di trasmettere ai ragazzi la voglia e l’entusiasmo in modo da cercare di ottenere i risultati migliori. Sicuramente troveremo squadre con più esperienza di noi e che già hanno disputato più campionati. Però posso garantire che i miei ragazzi daranno il massimo in ogni singolo allenamento e in ogni singola partita».

Infine, come ha trovato lo spogliatoio e che idea si è fatto della rosa costituita dalla società?
«I ragazzi hanno tanto entusiasmo e tanta voglia di allenarsi. Già da una settimana abbiamo iniziato la preparazione e lo stiamo facendo nel migliore dei modi. La rosa è quasi completa. Se riuscissimo a trovare un mediano centrale e un’altra punta, sarebbe il massimo. Se poi non dovessimo riuscire, problemi non ce ne sarebbero affatto. Lavoreremmo con gli uomini che già abbiamo e sarà mio compito individuare chi potrà coprire i ruoli citati».