«Apprendiamo dalla stampa in una nota a firma del sindaco di San Ferdinando di Puglia, Salvatore Puttilli,  che nell’incontro tenuto con le aziende agricole e ortofrutticole locali sulla vertenza agricola – applicazione contrattuale, le aziende hanno dichiarato di voler applicare il Contratto Provinciale dei lavoratori agricoli e florovivaisti di Foggia». Ad affermarlo è la segreteria della Flai Cgil della provincia Barletta-Andria-Trani in merito alla condizione che sta interessando i braccianti agricoli di San Ferdinando di Puglia. «Questa notizia non ci meraviglia affatto visto che il Contratto Provinciale di Lavoro va applicato sia nella parte economica che in quella normativa. Vogliamo ricordare a tutti che la vertenza era nata per contrastare ormai una pratica diffusa di sotto-salario e di evasioni contrattuali, in presenza di buste paghe consegnateci dai lavoratori che se pur formalmente regolari non corrispondono realmente al salario erogato dalle aziende e percepito dai lavoratori, salario percepito di 45,00 euro giornaliere di circa 25 euro in meno. Pur ringraziando il Sindaco per il ruolo di mediazione che ha tentato di svolgere tra le parti fino all’ultimo, ci preme evidenziare che non siamo assolutamente soddisfatti che la vertenza si sia conclusa solo con una dichiarazione a mezzo stampa dello stesso, esautorando di fatto il ruolo negoziale e contrattuale tra sindacato e impresa, senza aver convocato le parti e senza nessun verbale di accordo tra le parti».

«Ci preme ricordare che nel Contratto Provinciale degli operai agricoli e florovivaisti di Foggia il potatore è inquadrato nell’Area 1 Livello 2 con una retribuzione lorda giornaliera di euro 80,96 e con un salario netto giornaliero di euro 73,36 più 5,36 euro di TFR giornaliero; gli addetti alla selezionatura, pulitura e confezionamento uva, frutta, ortaggi e olive da tavola mansioni e attività dove sono addensati prevalentemente le attività lavorative dei lavoratori agricoli di San Ferdinando sono inquadrati nell’area 1 livello 3 con una retribuzione lorda giornaliera di euro 77,89 con un salario netto giornaliero di euro 70,57 più 5,15 euro di TFR giornaliero e cosi via nelle varie mansioni e profili professionali. Da questo si evince le palesi difformi retribuzioni e le incongruenze delle buste paghe fatte dalle aziende solo al fine di godere della fiscalizzazione degli oneri sociali e delle agevolazioni rivenienti dai finanziamenti pubblici comunitari e nazionali, come si evincono le illegalità contrattuali non accettabili. Su mandato ricevuto dai lavoratori avevamo comunicato la sospensione dello sciopero fiduciosi di poter addivenire alla sottoscrizione di un accordo che potesse chiudere responsabilmente la vertenza. L’atteggiamento delle aziende di non voler addivenire ad un accordo tra le parti per l’applicazione dei diritti contrattuali dei lavoratori ci obbliga a continuare la lotta e proclamiamo così il proseguo dello sciopero, così come deciso nell’assemblea con i lavoratori. A margine dell’incontro non sono mancati momenti di tensione ed il rappresentante di un’azienda, che ha raggiunto insieme ad altri il luogo dell’assemblea ha aggredito verbalmente e fisicamente il segretario generale della Cgil Bat, Peppino Deleonardis ad alcuni altri dirigenti sindacali della Flai Cgil Bat. Al fine di ripristinare la legalità contrattuale si fa appello alle forze istituzionali e ispettive per reprimere e contrastare tutte le forme di illegalità contrattuali ivi compreso le evasioni contributive, previdenziali e fiscali messe in atto dal sistema delle imprese».