«Dopo l’Assemblea dei Sindaci tenutasi ieri mattina ad Andria, ritengo utile e doveroso esternare quanto segue in ordine agli equilibri e al futuro dell’Ente provincia di Barletta-Andria-Trani». A farlo sapere in una nota stampa è il sindaco di San Ferdinando di Puglia, Salvatore Puttilli, che ha continuato. «Ebbene, dopo la fase transitoria pre-referendaria che ha portato tutti i sindaci a ricoprire il ruolo di consiglieri provinciali attraverso il meccanismo di una lista unica, scelta necessitata, utile e, pare, concordata con gli storici schieramenti politici di centro-destra e centro-sinistra, è giunto il momento di porre con chiarezza il tema: quanto può durare una fase transitoria? Fino a quando potrà non essere preso in considerazione il fatto che due comunità (San Ferdinando di Puglia e Canosa di Puglia) in questo momento non sono rappresentate in Consiglio Provinciale ed una terza (Minervino Murge) idem,L all’indomani delle dimissioni del proprio Sindaco dal ruolo di Consigliere provinciale?».

«L’Ente Provincia, già fiaccato da una legge parecchio discutibile, all’indomani del Referendum del dicembre scorso, ha speranza di rinascere solo se si estendono gli spazi di democrazia a suo supporto. L’Assemblea dei Sindaci, deve essere affiancata da un Presidente e da un Consiglio provinciale eletto sulla base del voto espresso dai consiglieri comunali delle nostre dieci comunità. Un voto espresso per dei candidati, un voto espresso per dei programmi, un voto espresso per un’idea di governo locale che faccia sentire forte nelle sedi più opportune che altri sono gli sprechi in questo nostro Paese, rispetto alle spese per le nostre scuole, per le nostre strade, per i nostri trasporti e per il nostro ambiente. Più democrazia allora, coraggio. Noi siamo i sindaci che vengono eletti direttamente dai cittadini così come i nostri consiglieri; che si apra allora la strada al confronto democratico, tutti ne guadagneremmo e forse, ma questa è solo la mia speranza, dal confronto stesso potrà venire fuori un governo Provinciale alternativo anche in termini di rappresentatività autenticamente policentrica».