La novità per rinascere. Un’attenzione particolare alle risorse del territorio, alla cultura e al sociale. Queste sono le linee di un programma elettorale che si va sempre più definendo. Il dottore Domenico Briguglio è la sorpresa della prossime elezioni comunali e va a dare un po’ di pepe a una corsa al comune che prevedeva fosse solo fra i due storici rivali politici di San Ferdinando di Puglia: l’attuale sindaco Michele Lamacchia col centro sinistra e Salvatore Puttilli col progetto di centro destra “Costruiamo Insieme”. «San Ferdinando ha bisogno di rompere con il passato ha affermato Briguglio -. Tutti gli altri candidati hanno già amministrato e i risultati negativi si vedono. L’unica novità in campo sono io. Ho deciso di approcciarmi alla vita politica di San Ferdinando su invito ricevuto dai numerosi cittadini che ho avuto modo di conoscere in questi anni di attività professionale. Credo che questa città abbia tante potenzialità inespresse. La valorizzazione delle ricchezze locali, ad esempio, può portare ad invertire la tendenza. Per fare questo però i cittadini dovranno ‘cancellare’ la classe politica che sin qui li ha mal governati e che oggi vuol puntualmente ripresentarsi a Palazzo di Città».

Briguglio, 55 anni e odontoiatra di professione, non è un novellino della politica, ma è già consigliere comunale a Trani, sua città di residenza, al suo quarto mandato. Attualmente siede fra i banchi della maggioranza a sostegno del sindaco Amedeo Bottaro. Politicamente si colloca nel centro sinistra col movimento politico ” Realtà Italia”. Fra i punti esposti c’è anche un classico: il taglio delle indennità. «In caso di vittoria del sottoscritto annuncio il taglio della mia indennità del 30%. Fatta questa premessa concreta ritengo opportuno, in un’ottica di sviluppo della città, puntare su un fattivo rilancio di Cava Cafiero, vero polo turistico-attrativo del comune ofantino. Immagino l’area in questione location di grandi iniziative di richiamo regionale e nazionale. Ritengo essenziale rivedere il Polo Museale, una maggiore funzionalità della biblioteca comunale (con l’incremento del monte ore a disposizione per i fruitori) ma guardo anche alla possibilità di progetti di micro-impresa per i giovani più meritevoli al fine di evitare la sempre più dilagante fuga di cervelli nostrani. A tutti i cittadini, inoltre, deve essere dedicato uno Sportello, un Punto d’Ascolto. Oggi, in tempi di crisi e di disagio sociale, diviene prioritario difatti il rapporto diretto con gli Amministratori del proprio Comune. Penso ad un marchio unitario per i prodotti tipici locali (dal carciofo alla pesca) e a una Fiera Nazionale del Carciofo e del prodotto ortofrutticolo che solo se rimodulata può divenire (veramente) nazionale. Senza dimenticare i lavori pubblici: migliorare piazza Vittorio Emanuele, eliminare le piste ciclabili e pensare alla realizzazione di uno stadio oltre che al rilancio della piscina comunale. Nel mio programma voglio dare vitalità anche all’associazionismo e agli anziani della città con l’Università della Terza Età. Questa è in pochi punti la mia idea di San Ferdinando sulla base della mia esperienza amministrativa e dell’analisi compiuta in questi mesi. Sono convinto che i cittadini capiranno che è la volta buona per cambiare».