«Con questa mia porgo i miei più sinceri auguri per un 2017 proficuo non solo ai lettori ma, in particolare, a coloro che si occupano o intenderanno occuparsi di cooperazione». Ad affermarlo è Antonella Cusmai, vicepresidente Confcooperative Bari-Bat. «E’ ormai un dato di fatto – continua Cusmai – che l’economia moderna non riesce a risolvere le sue contraddizioni. In una società che vede il prepotente affermarsi della cosiddetta economia civile e che necessità di nuove forme organizzative per risolvere almeno una parte dei propri problemi economici (disinteresse del mercato nei confronti delle attività non redditizie da un lato, impossibilità di assoluto controllo di tutte le attività da parte del Welfare State dall’altro), giocano un ruolo da protagoniste le cooperative. Il movimento cooperativo contribuisce in modo significativo ad affrontare e dare una risposta ai diversi problemi della nostra collettività, quali: lo sviluppo dell’occupazione ed il consolidamento del senso di cittadinanza e di collaborazione sinergica tra  diversi soggetti. Spesso il fenomeno cooperativo viene distrattamente ed esclusivamente associato al volontariato, in realtà è un movimento potente capace di produrre ricchezza e lavoro in ogni settore da quello più tradizionale (agricolo, bancario edile) a quello più moderno (vedasi il settore del terziario avanzato)».

«È indispensabile considerare che in molti settori le cooperative offrono ai comuni cittadini, la possibilità di partecipare attivamente alla vita economica, assumendo una veste imprenditoriale. In un mercato sempre più individualista ed egoista, la cooperazione rispetta ancora le persone, i valori dell’autosufficienza, dell’autoresponsabilità, della democrazia, uguaglianza, equità e solidarietà. La cooperazione non è più uno strumento basato sull’assistenzialismo ma sulla promozione dell’imprenditorialità fondata sulla partecipazione, è diventata un nuovo modo di guardare al mercato ed al lavoro realizzando un’economia di valore e di valori. Il 2016 è stato un anno impegnativo a cui ne segue uno nuovo altrettanto ricco di sfide e di impegni, costellato di difficoltà, ma sicuramente anche di successi che i cooperatori potranno raggiungere attraverso la capacità di farsi interpreti di bisogni a cui offrono risposte. Le cooperative e i cooperatori nascono per rispondere alle esigenze delle collettività. Questo è il vero spirito dell’essere cooperatore, è l’impresa che nasce sul territorio e per il territorio, vi resta radicata per la vita e valorizza le potenzialità e le risorse della comunità di riferimento secondo i valori della mutualità, della sussidiarietà e della democrazia economica. Per questo non posso che augurarvi buona cooperazione e buon 2017».